Macerata Feltria è un comune italiano di 2.121 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche, è situata nel cuore della vallata compresa tra i fiumi Foglia e Conca in una posizione equidistante rispetto ai maggiori centri del Montefeltro: Urbino, San Leo e San Marino.
Come la maggior parte dei centri del Montefeltro Macerata Feltria si sviluppa sia a livello del torrente, con un vasto agglomerato in parte antico e in parte di recente costruzione, sia sulla cima del colle dove si trova una zona arroccata che si erge al di la di un fosso molto profondo.
Nella parte bassa del paese si trova il Borgo caratterizzato da attività commerciali ed artigianali ed è inoltre sede di uno stabilimento termale in cui vengono sfruttate, grazie ad adeguate strutture ricettive, le proprietà terapeutiche delle acque sulfuree che vi sgorgano.
In epoca romana, dove ora si trova il Comune, sorgeva la cittadina di Pitinum Pisaurense, centro di probabile origine celtica, in quanto la zona in epoca preromana era popolata dai Galli Senoni. Pitinum Pisaurense in epoca tardo-repubblicana ed imperiale era un centro di taglio e di commercio del legname, queste attività garantirono nel tempo un certo livello di benessere alla sua popolazione.
Nel VI secolo d.C., Pitinum Pisaurense fu completamente distrutta dagli Ostrogoti durante le Guerre Greco-Gotiche. Le testimonianze archeologiche del luogo dimostrano che nei secoli successivi la comunità si impoverì notevolmente rispetto all’epoca romana.
Nel sec. XI utilizzando le macerie della città romana (da cui il nome “Macerata”), venne realizzato l’attuale centro storico e in particolare l’imponente castello ancora visibile sulla strada che dal centro conduce alla frazione di Certalto. Il paese fu, nel Medioevo, proprietà della famiglia Malatesta di Rimini, autentica enclave malatestiana nel territorio dominato dai conti di Montefeltro. Sarà occupata definitivamente da Federico da Montefeltro nel 1463.
Consigliata una visita al Castello, complesso monumentale e storico di primaria importanza e di notevole bellezza. II Castello è costituito da un insieme di costruzioni sorte tra i secoli XII e XIV, interamente circondate da mura fortificate di cui restano numerose tracce. Uno dei monumenti più importanti dì Macerata Feltria, è la chiesa di San Francesco, la quale presenta uno splendido portale gotico, risalente al 1300. Poco più avanti si incontra l’arco dei Pelasgi (così chiamato in onore dei fondatori della cittadina) per poi trovarsi lungo una viuzza lastricata che rasenta Palazzo Evangelisti (sec. XVI) e la chiesa di San Giuseppe (sec. XIV). Da qui si raggiunge un piazzale di fronte al quale si trova il Palazzo del Podestà, attualmente adibito a Museo Archeologico e Paleontologico. Poco distante, svetta la Torre Civica di epoca romanica che appare incorniciata dalle colline. Allontanandosi dal paese si trova la Pieve di San Cassiano, una delle più antiche chiese del Montefeltro che venne eretta poco dopo il Mille sull’area di un preesistente.
Nelle vicinanze degli impianti sportivi, ci troviamo di fronte il lago artificiale di Macerata Feltria. La struttura, attrezzata con parco giochi, è la meta ideale per una passeggiata con la famiglia o per un picnic con gli amici. Nel 2004 è nata, per volontà di alcuni amanti della pesca, l’Associazione Pescatori Macerata Feltria, associazione senza fini di lucro, che organizza l’attività di pesca sportiva. La pesca è consentita solo ai tesserati ed il regolamento prevede il NO-KILL (pesca a rilascio); viene offerta la possibilità di tesserarsi per l’intero anno sociale, ma è prevista anche la possibilità di permessi pesca giornalieri o settimanali. Alcune gare saranno però riservate ai soli soci annuali e saranno tappa del campionato sociale che nominerà il PESCATORE DELL’ANNO dell’associazione. Continuando la passeggiata lungo il lago, costeggiando il torrente Apsa, ecco che inizia il percorso ecologico attrezzato con numerosi spazi per le soste e con tanti attrezzi ginnici che compongono “La palestra nel verde”. Il percorso è l’ideale per atleti che ne sfruttano l’attrezzatura e che vi fanno footinge, grazie all’ illuminazione notturna, è frequentemente meta di tranquille passeggiate serali. mpio pagano in rovina, di cui venne utilizzato buona parte del materiale edile.