Lunano è un moderno centro abitato che vanta la nomea di paese fortemente modernizzato, per la presenza di un distretto industriale particolarmente sviluppato. Lunano, tuttavia, non è solo industrializzazione e contemporaneità, perchè è anche storia e cultura, che fonda le sue radici nel basso medioevo, quando si svilupparono i primi borghi sui colli che sovrastano Lunano. Tutto ha avuto inizio, infatti, con il Castello di Lunano: i ruderi in arenaria del castello di Lunano dominano e rappresentano l’attuale abitato, sorto nella sottostante vallata, in posizione più comoda, dominando parte della valle del Fiume Foglia e l’intera valle del Torrente Mutino ( l’incontro del due corsi l’acqua ha sviluppato storie fantastiche, popolate da maghi ed elfi, la più importante delle quali racconta come dall’amore tra la Maga Fòlia e l’Elfo Mutino, giovane abitante dei boschi di Carpegna, sia scaturito l’incontro tra i due torrenti e sia nata l’attuale Fonte del Doglio, nel comune di Piandimeleto). Il territorio di questo castello, soggetto, originariamente, ai Conti di Montefeltro, nel basso medioevo si estendeva alla sinistra del fiume. In principio sorse la Torre, sulla vetta del poggio, circondata da alcune abitazioni e strutture di servizio. Con il crescere della popolazione, non essendo più sufficiente le spazio contenuto nell’originario “ girone”, sorsero altri borghi, nelle immediate vicinanze.
Già nel corso del XVIII secolo, il castello era, in gran parte, diroccato ed abitato soltanto da poche famiglie: le altre erano già scese a valle. Della presenza sui colli dei lunanesi è data oggi testimonianza dai resti dei borghi: il Convento del monte Illuminato e il Castello di Lupaiolo.
Il convento sorge in posizione antitetica rispetto al Castello, quasi a voler scindere i luoghi del potere da quelli dello spirito. Celebre è la leggenda di San Francesco, che, nei suoi viaggi sull’Appennino, si sarebbe fermato presso il convento di Lunano e avrebbe ridato la vista ad un cieco grazie all’acqua del pozzo: dall’episodio deriverebbe, secondo un filone teorico, lo stesso nome cittadino ( Lume degli occhi, poi divenuto Lunano).
Dal convento è raggiungibile, attraverso una passeggiata emozionante e suggestiva, che permette di spaziare dal Castello dei Conti Oliva, alla Diga di Mercatale fino alle cime del Monte Catria e del Monte Nerone, il secondo luogo storico di Lunano: Lupaiolo. Lupaiolo era uno dei castelli più antichi del Montefeltro. Già presente nel XIII secolo, raccolto attorno alla parrocchiale di San Cristoforo, apparteneva ai duchi di Montefeltro, poi duchi di Urbino. La fortificazione era formata da due nuclei distinti: il castello propriamente detto e una rocca che vegliava sull’incolumità degli abitanti. Del castello, fino all’ultimo trentennio del secolo scorso, si conservavano diverse abitazioni, seppur abbandonate, finchè un enorme incendio, in una notte, spazzò via case e ruderi, cancellando dalla faccia del Montefeltro la memoria di questo centro.
Nei pressi del vecchio centro di Lupaiolo è a tutt’oggi percorribile un sentiero, lastricato in pietra, che si addentra nel territorio comunale di Piandimeleto: fu aperto durante il fronte da un reparto di milizie naziste.
Lunano presenta i tratti tipici appenninici, con rilievi collinari diffusi e fitta vegetazione, e stupisce per la straordinarietà di certi luoghi nei quali si è insediata una particolare fattispecie vegetativa e faunistica. Questa eccezionalità risiede nel sito del Logo, a mezzo tra inferno e paradiso, tra i comuni di Lunano e Sassocorvaro: si tratta di un bosco di lecci immerso nella macchia mediterranea, vegetazione insolita per questo angolo di Montefeltro circondato da monti. Propio in questo punto del territorio feretrano, il particolare microclima ha permesso la proliferazione di specie arboree che, solitamente, si trovano ad alte quote.