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APECCHIO

DESCRIPTION

Apecchio è una piccola cittadina delle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino, che si trova sull’Appennino Umbro-Marchigiano, al confine con l’Umbria. È situato nell’entroterra del centro Italia, all’interno di un paesaggio che non ha niente da invidiare alle campagne che incorniciano la fascia costiera poiché è rappresentato da uno spazio naturale fatto di montagne, valli, boschi, prati, acque correnti ecc.  A differenza di altri paesi del Montefeltro, Apecchio ha una superficie estesa rispetto agli abitanti perché ha annessi diversi borghi e frazioni. La presenza di molti ruderi sparsi nel territorio testimoniano segni di civiltà negli anni passati.

MONUMENTS - ARTWORKS - TOWNS AND VILLAGES

Per chi vorrà trascorrere un soggiorno ad Apecchio ed è amante della cultura, si consiglia di visitare la chiesa della Madonna della vita, la chiesa di Santa Caterina di Alessandria e il Santuario del S.S. Crocefisso. Altrettanto interessante da vedere è il Mappamondo della pace che si trova in zona Colombara : rappresenta il mappamondo più grande mai costruito ed interamente realizzato in legno, suddiviso in tre piani. Poi la torre dell’orologio detta “el Campanon” (sec. XV) a causa della grande campana che scandisce le ore presenti nella cella campanaria ed infine il ponte a schiena d’asino chiamato così per la particolare tecnica di costruzione dell’arcata.

PALAZZO UBALDINI

Fu la residenza dell’omonima famiglia che resse la contea apecchiese dal 1514 al 1752. La costruzione del palazzo fu iniziata nel 1477 su progetto dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini per volontà del conte Ottaviano II Ubaldini, reggente del ducato di Urbino e legislatore di Apecchio, e fu terminata nel 1578. La costruzione presenta tratti caratteristici dell’architettura quattrocentesca e si sviluppa su tre livelli: nei sotterranei è allestito il Museo dei Fossili del Monte Nerone, nel piano terra  ha sede il teatro comunale e vi sono due sale ed il porticato, infine al  piano primo si trova il piano nobile con i suoi saloni. 

MUSEO DEI FOSSILI E MINERALI

Al suo interno sono riportate le peculiarità geologiche, ambientali, e paesaggistiche del territorio del Monte Nerone; vi sono circa 2500 esemplari fossili, che risalgono circa a 200 milioni di anni fa e che provengono dal Monte Nerone.  Inoltre sono presenti crani, uova ed artigli di dinosauro provenienti da Stati Uniti e Mongolia e anche crani di ominidi: dall’Aegyptopithecus all’ Homo sapiens.

SERRAVALLE DI CARDA

Antico e piccolo borgo arroccato su una pendice del Nerone con una straordinaria esposizione verso sud, si sviluppa attorno all’anno mille vicino alla vecchia parrocchiale. Dalla vetta del Monte Nerone il sorgere del sole è spettacolo unico ed incantevole; di lassù la vista spazia fino a vedere il grattacielo di Rimini e San Marino.

PIAN DI MOLINO

La piccola frazione di Pian di Molino si trova lungo la valle del Torrente Biscubio circa 3 km prima di Apecchio.
E’ costituita da alcune case in pietra arenaria. Il suo nome deriva dalla presenza degli edifici del Mulino del Piano, che per un periodo ospitò anche un impianto idroelettrico.

COLOMBARA

Colombara è una piccola frazione di Apecchio che si trova su un rilievo a 519 m di quota affacciato sul Torrente Biscubio. Al suo interno è ubicato il Palazzo Ubaldini, del XV-XVI secolo, costruito in pietra arenaria a vista; con il passare degli anni ha subito diverse modificazioni.
in prossimità del centro abitato sorge la Chiesa di S. Lorenzo di Carda. Oltrepassato il borgo di Colombara vi è lo sperone della Cardaccia. Proseguendo ancora si giunge al borgo di San Cristoforo di Carda (m 572 s.l.m.); qui si trova la chiesa dedicata a San Cristoforo vicino ad alcune case in pietra con inserti in laterizio.

OSTERIA DI PIETRAGIALLA e TAVERNA

Sono piccoli gruppi di case, a breve distanza fra loro, che si trovano dopo Apecchio, sulla Strada Apecchiese che conduce a Bocca Seriola.

A Osteria di Pietragialla si trovano i pochi ruderi del Castello di Pietragialla, fino alla fine del XVIII secolo ancora in buone condizioni e le cui prime notizie risalgono al XIV secolo.
pietragialla prende il nome dalle pietre in arenaria con le quali è edificato. Esso vantava un mulino, una chiesa e un’osteria. Il mulino, chiamto “Mulino della Mafalda” è ancora visibile, sulla sinistra dell’abitato appena imboccata una via che discende verso il torrente Pietragialla. Nel medioevo Pietragialla era castello e si trovava sull’omonimo fosso che alimenta il mulino. Qui c’erano delle cave di pietra arenaria, che secondo la tradizione, sono state utilizzate fino circa 50 anni fa da scalpellini per raffinare ed abbellire architravi, camini ecc.
A Taverna si trovano belle case in pietra arenaria, alcune recentemente restaurate; spicca tra esse un’antica casa-torre in arenaria.

SOMOLE E SESSAGLIA
Somole è un piccolo borgo costituito da un gruppo di case in pietra arenaria, in parte restaurate, e da una chiesa la cui facciata purtroppo è stata intonacata anche se nei lati è ancora possibile distinguere la sua originaria struttura in pietra; Sessagli è un piccolo borgo costituito da poche case e dall’antica chiesa di San Lorenzo, chiesa in pietra, semplice monumento romanico in arenaria. La facciata appare rovinata dal campanile completamente intonacato di cemento anche se sono ancora ben visibili sugli angoli della facciata, incastonati nella struttura muraria, due antichi capitelli, appartenenti ad una precedente struttura di origine altomedievale.

NATURE AND LANDSCAPE

MONTE NERONE

Il monte Nerone è una vetta della catena appenninica umbro-marchigiana, appartenente, in primis, al comune di Apecchio, ma anche al comune di Cagli e Piobbico. La sua vetta raggiunge la quota di 1525 m.s.l.m. e dona delle vedute mozzafiato, valorizzate da incantevoli paesaggi sia in inverno che in estate. E’ reputato una vera e propria bellezza marchigiana da includere tra le peculiarità della regione e della provincia pesarese. Il monte Nerone offre una ricca vegetazione e una presenza notevole di animali di varie specie; chi verrà a far visita a questi luoghi montani, noterà le diverse specie selvatiche che la abitano: daini, cinghiali, falchi, aquile in primo luogo. Queste terre sono luoghi molto ambiti anche per gli appassionati della raccolta funghi e tartufi. Inoltre rappresenta una località turistica di montagna perché in inverno sono aperti gli impianti sciistici e sono presenti due rifugi per il ristoro; In estate vi sono diversi percorsi naturalistici, guidati da persone esperte, dove poter scoprire le meraviglie di un luogo che ha tanto da raccontare.