Urbania ha la curiosa caratteristica di aver cambiato diversi nomi nel corso della sua storia. Nel Medioevo era Castel delle Ripe e sorgeva su una collina. Nel 1277 fu rasa al suolo dai ghibellini di Urbino e fu ricostruita a valle, adeguatamente fortificata e protetta dal fiume Metauro. Venne chiamata Castel Durante, in onore del legato papale Guglielmo Durante che si occupò della sua ricostruzione. Nel 1636, una volta morto l’ultimo Duca, Castel Durante assieme a tutto il Ducato di Urbino, venne annessa al Regno della Chiesa e diventò Urbania in omaggio a Papa Urbano VIII che elevò l’abitato al grado di Città e Diocesi.
PALAZZO DUCALE – MUSEO CIVICO: Già residenza duecentesca della famiglia Brancaleoni fu ampliato e abbellito dagli architetti Francesco di Giorgio Martini e Girolamo Genga su commissione del Duca di Urbino Federico da Montefeltro. Oggi ospita il Museo Civico e la Biblioteca Comunale con il suo ampio archivio di manoscritti e incunaboli. Un suggestivo percorso attraverso la loggia pensile, i due torrioni cilindrici, la rampa elicoidale e le ampie sale permette di ammirare le numerose opere del museo. Di rilievo i disegni e le incisioni grafiche, i dipinti del XVI e XVII secolo, una ricca raccolta di ceramiche e terrecotte locali. Di grande interesse ed eccezionale valore il Globo Celeste e il Globo Terrestre di Gerardo Mercatore, celebre astronomo e cartografo fiammingo. Le cantine del Palazzo ospitano Il Museo di Storia dell’Agricoltura con l’esposizione degli strumenti del ciclo del grano e del vino.
BARCO DUCALE: A meno di un chilometro dal centro storico, oggi raggiungibile seguendo la pista ciclabile dal centro città, un tempo collegato direttamente in barca risalendo un breve tratto di Metauro dai cavalieri e dalle dame di corte. All’interno di questo parco sorgeva un piccolo convento di frati francescani che fu ampliato per volere dell’ultimo duca Francesco Maria II Della Rovere che qui amava risiedere e cacciare. Ad arricchire il complesso architettonico, nella seconda metà del 700, fu costruita la chiesa (di impronta vanviteliana) ben visibile nella facciata anteriore. I restauri esterni sono stati completati, attualmente in corso interventi all’interno.
CHIESA DEI MORTI: Con il suo elegante portale gotico, la chiesa dei morti conserva al suo interno il Cimitero delle Mummie: un esposizione di corpi che si sono essiccati e conservati a causa di una muffa naturale sviluppatasi nel terreno. Tali corpi furono rinvenuti a seguito dell’editto napoleonico che per ragioni d’igiene imponeva l’istituzione di cimiteri in luoghi extraurbani. Sono corpi di persone bisognose ed indigenti, della cui sepoltura si occupava la cosiddetta Compagnia della Buona Morte.
MUSEO DIOCESANO: Il Museo Diocesano è ospitato nelle sale dell’ex Palazzo Vescovile, adiacente alla Cattedrale di San Cristoforo. Oltre ad esposizioni di paramenti sacri, reperti archeologici, argenterie e dipinti sacri di rilevanza è la raccolta di ceramiche che spazia dalle origini di questa tradizione al ‘900, passando attraverso il florido periodo rinascimentale.
TEATRO BRAMANTE: Inaugurato nel 1864, poco dopo l’unità d’Italia, fu costruito sui resti di un’antica fortezza del ‘300 per volere di abbienti famiglie durantine. Dedicato all’illustre architetto concittadino Donato Bramante, il teatro è un piccolo gioiello: finemente decorato, dispone di tre ordini di palchi e può contenere 350 persone. Per molti anni è stato chiuso per restauri e adeguamento alle norme di sicurezza, oggi è attivo con una ricca stagione teatrale.
“…E LA PICCOLA TAVOLA DEL TE’ ERA PRONTA CON TAZZE E SOTTOCOPPE IN MAIOLICA DI CASTELDURANTE, ANTICHE FORME DI INIMITABILE GRAZIA…”
L’ANTICA CASTELDURANTE E L’ARTE DELLA CERAMICA: La produzione di ceramica ad Urbania ha origini antichissime, già nel Rinascimento i suoi forni producevano ceramica per committenti da tutta Italia e sono molti i maestri durantini che hanno lasciato la loro patria per andare e diffondere questa gloriosa arte. Passeggiando oggi per le vie del corso vi imbatterete in numerose botteghe artistiche in cui ammirare ed acquistare coloratissimi vasi e piatti istoriati.
Urbania è stata riconosciuta nel 1994 “zona di produzione di ceramica artistica e tradizionale” dall’AICC (Associazione Italiana delle Città Ceramiche), un’associazione chiamata “Gli Amici Della Ceramica” si è istituita all’interno del comune con lo scopo di divulgare, tramandare e far rivivere questa nobilissima arte trasmettendo la passione e la maestria dei ceramisti.
Urbania è nota nell’entroterra per un’ampia gamma di servizi. Servizi in cui primeggia anche nel settore dello svago, del tempo libero e dello sport in genere. Nella cornice suggestiva del Barco Ducale, in un locale al piano terra, ha sede da diversi anni una scuola di musica che vanta numerosi allievi. L’area verde adiacente la struttura, ove un tempo si sviluppava il giardino (conservato in prossimità del’edificio) e la zona di caccia del Duca Francesco,
in un ansa racchiusa dal fiume, oggi sono impiantati i maggiori servizi: la piscina coperta (ove tutto l’anno, anche al mattino sono organizzati corsi per adulti e bambini), i campi da tennis (coperti e non) e un grande parco con
attrazioni per i più piccoli oltre ad un semplice ristoro. All’interno dell’abitato, molteplici sono le possibilità: il centro sportivo con diversi campi da calcio (anche in erba sintetica di misure regolamentari), palestre in cui sono organizzati corsi e seminari di pallavolo, basket, karate…