Sant’Angelo in Vado è una piccola cittadina delle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino, che sorge nell’Alta valle del Metauro e che conta circa 4.000 abitanti. Le sue origini risalgono al Medioevo poiché è sorto sulle rovine della romana Tifernum Metaurense, antico municipio distrutto durante la guerra gotica, di cui si conservano importanti reperti archeologici. Come altri paesi della zona, anch’esso è caratterizzato da una parte antica che si trova nella zona centrale del paese e che prende il nome di centro storico, e da una parte più nuova, di recente costruzione, che si estende tutto intorno. Uno dei tesori di cui Sant’ Angelo in Vado può vantarsi è la sua “terra”, che offre ricchezze quali il tartufo bianco pregiato considerato una prelibatezza nel campo culinario e la Domus del mito che risale al I secolo D.C., e rappresenta la più importante scoperta archeologica venuta alla luce negli ultimi 50 anni.
Il centro storico rimanda ad un incantevole borgo medievale pieno di piccoli negozietti e botteghine e ricco di monumenti di varie epoche: dal Palazzo della Ragione del 300’ sovrastato dalla Coeva Torre Civica (El Campanon), alla Cattedrale del 700’, dagli antichi palazzi Santinelli, Grifoni, Clavari e Mercuri al Palazzo Fagnani che si affaccia sulla Piazza Umberto I, più comunemente chiamata “Piazza del Papa” data la presenza del monumento in onore di Papa Clemente XIV, cittadino vadese. Si consiglia di visitare le chiese di questa cittadina, in particolare la Chiesa di San Filippo, Chiesa di Santa Chiara, Chiesa di Santa Caterina, Chiesa di San Bernardino e Chiesa di San Francesco, tutte molte belle ma ciascuna con le sue particolarità. Inoltre, altrettanto bello da vedere è il teatro “Zuccari” risalente al XVII secolo e così denominato in onore dei fratelli Federico e Taddeo, celebri pittori vadesi.
DOMUS DEL MITO
Presso il Campo della Pieve, nel suo sottosuolo, è conservata l’intera articolazione di una grande domus gentilizia eretta verso la fine del I sec. d.C., ampia circa 1000 mq, ed impreziosita da un ricco complesso di mosaici figurati, forse la più rilevante venuta alla luce nelle Marche da ormai diversi decenni.. I pavimenti musivi oltre ad essere ottimamente conservati sono di ottima qualità. Essi rappresentano diversi soggetti che mostrano l’inserimento dell’antica città nella circolazione di cartoni e maestranze specializzate, e la presenza in essa di una committenza colta e raffinata. I principali temi che emergono sono: Nettuno ed Anfitrite sul Carro del Trionfo condotto da cavalli marini che vi accolgono, Dioniso vi inebria e la bella Medusa vi pietrifica; Il riquadro con Scena di Caccia, la Lotta Marina nell’emblema del sontuoso mosaico del triclinio: la murena morde il polipo che agguanta l’aragosta e tutt’attorno quaranta medaglioni figurati, oltre ad un fastoso repertorio di motivi geometrici in bianco e nero.
MUSEO DEI VECCHI MESTIERI
Si trova nei sotterranei del Palazzo Mercuri dove sono stati ricostruiti laboratori di attività artigianali presenti da secoli in questo centro. Il Museo riporta i mestieri che si svolgevano una volta a Sant’Angelo in Vado: falegname, bottaio, cappellaio, calzolaio, cestaio, cordaio e il fabbro a cui è stata anche aggiunta la stampa a ruggine dei tessuti, un mestiere caratteristico dell’area culturale romagnola. Nel Museo si trovano anche documenti di altri mestieri che testimoniano l’eccellenza e la particolarità dell’artigianato di Sant’Angelo in Vado. Le schede degli attrezzi conservati nel Museo di Sant’Angelo in Vado sono state elaborate direttamente dal gruppo di ricerca e dalla raccolta di testimonianze orali di alcuni anziani artigiani locali.
Sant’ Angelo in Vado dispone di bellissimi posti naturali dove poter trascorrere giornate con la famiglia o amici. Uno dei luoghi che si consiglia di visitare è la Cascata del Sasso, rappresenta la più grande che possiede il Metauro e rientra tra le 10 più belle d’Italia. Con un fronte di 60 metri costituisce uno scenario incantevole poiché da un’altezza di 12 metri e mezzo, le acque del Metauro si gettano sugli strati scoscesi di calcare marmoso disposti a reggipoggio. Nella riva sinistra vi è un antico mulino, non più in funzione che contribuisce ad esaltare la suggestione del paesaggio. Lo specchio d’acqua è circondato da una rigogliosa vegetazione di salici e pioppi ed inoltre è possibile incontrare anche specie rare come il martin pescatore. Nella parte opposta del Paese vi è un’altra bellezza naturale che risponde ad ogni tipo di esigenza: si tratta del lago dell’Aiolina, luogo ideale sia per rilassarsi, prendere il sole, respirare aria buona e pulita, ma anche per trascorrere giornate in compagnia, fare passeggiate, pescare ecc. Tuttavia, nonostante la pesca sia consentita soltanto a coloro che sono tesserati, è possibile richiedere permessi giornalieri. Per i ragazzi non c’è posto migliore dell’Oratorio, aperto tutto l’anno, dove potersi divertire e fare amicizie. I maschietti che amano lo sport, hanno a loro disposizione ben 2 campi da calcetto e 2 da basket, per le femmine 2 campi da pallavolo. Al suo interno invece vi sono campi da ping pong, calcio balilla, giochi in scatola ecc…