Pennabilli è il paese che ha dato i natali al poeta e sceneggiatore Tonino Guerra. Egli scrisse, a proposito del suo paese, “è bello se puoi arrivare in un posto dove trovi te stesso!” Un personaggio decisamente appassionato, conoscitore e amante dell’entroterra che spesso ripeteva la fortuna, per il futuro, di luoghi con la cucina buona, l’aria pulita e le strade strette prive di confusione.
Da ritrovamenti archeologici i primi insediamenti sembrano risalire all’epoca etrusca e romana. Questo luogo era posto ideale, per la sua conformazione protetta, per insediare le popolazioni. Le due alture su cui oggi sorge il capoluogo, chiamate Roccione e Rupe anticamente ospitavano due comunità: quella di Penna dal latino “Pinna” vetta o punta e quella di Billi dal latino “Bilia” cima tra gli alberi.
In questi territori possiamo riscontrare l’influenza dei Malatesta, dei Montefeltro, dei Medici e dello stato Pontificio, infatti nel 1572 a Pennabilli venne trasferito la sede vescovile dove ancora oggi ha sede la diocesi di San Marino-Montefeltro.
Pennabilli è soprannominata città museo, possiamo infatti trovare:
– Museo Diffuso di Tonino Guerra
– Museo Diocesano
– Museo del Calcolo
– Museo dell’Angelo coi baffi
– Museo dei Frutti dimenticati
– Museo naturalistico del parco del Sasso di Simone e Simoncello
– Museo del Calcolo e della Matematica
Molti sono i luoghi d’interesse in questo piccolo paese a partire dalla Cattedrale che risale al XVI° secolo dalla facciata in cotto imolese. Il Castello di Billi è oggi monastero delle suore agostiniane. Fu costruito nel 1518 a seguito del lascito della famiglia Lucis. Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie nel quale avvennero due eventi miracolosi: uno nel 1489 e l’altro nel 1517 data in cui l’affresco che rappresenta la Beata Vergine delle Grazie cominciò a lacrimare.
Si può inoltre ammirare, su idea del Maestro Tonino Guerra, l’’Orto dei frutti dimenticati che raccoglie gli alberi da frutto appartenenti alla flora spontanea delle campagne dell’Appennino che oggi vanno scomparendo. Contiene inoltre numerosi angoli dedicati dalla poesia di Tonino Guerra e realizzati da famosi artisti come l’angolo delle Madonne abbandonate e il Bosco incantato.
Per gli amanti della natura e della vita all’aria aperta, Pennabilli offre interessanti itinerari, in mezzo al verde, collegandosi al Sasso Simone e Simoncello, al Monte Carpegna e al Lago di Andreuccio. Percorrendo il Viale dei Ciliegi, ulteriore creazione del Maestro Tonino Guerra, si giunge alle Porte della Città di Pennabilli, dotata anche di moderni impiantì sportivi, quali campi da tennis, piscine e campeggio.
Pennabilli è inoltre teatro di una prestigiosa Mostra Mercato Nazionale dell’Antiquariato che si tiene ogni anno nel mese di luglio, e nella prima settimana del mese di giugno.
In un grande concorso di folla, il centro storico si trasforma in un palcoscenico itinerante per “Artisti in Piazza”. Festival di arte di strada e artigianato artistico che richiama artisti di strada internazionali e vede esposto il telo dipinto più lungo del mondo