Carpegna è un comune italiano di 1.682 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Il territorio del comune è interessato dal Parco Naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello di cui è la sede capoluogo. Inoltre, include anche ben due enclave, una identificabile nella località Palazzaccio, compresa tra i comuni di Borgo Pace e Sestino e l’altra in località Torre Fossati, compresa tra i comuni marchigiani di Belforte all’Isauro, Mercatello sul Metauro e Sant’Angelo in Vado oltre a quello toscano di Sestino.
Carpegna, possiede una storia nobile perché ruota attorno alla famiglia dei Conti di Carpegna, fra le più blasonate d’Italia, dalla quale derivano i Malatesta, i gloriosi Montefeltro e Della Faggiola del notissimo Uguccione.
Lo sguardo del visitatore è immediatamente attratto dalla vista del palazzo, dimora attuale dei Principi di Carpegna-Falconieri, costruito dall’architetto Giovanni Antonio de Rossi nel 1675 su commissione del Cardinal Gaspare di Carpegna. All’interno del Palazzo dei Principi vennero accolti durante l’ultimo conflitto mondiale numerosi capolavori provenienti dalle più famose città d’arte italiane. La famiglia dei Conti di Carpegna-Falconieri è strettamente legata alla storia passata e più recente del luogo: ha antichissime origini locali con discendenza comune ai Montefeltro con cui, a partire dal 1200, condivide competizioni e contenziosi che coinvolgono le famiglie locali più potenti. La Contea di Carpegna, feudo di concessione imperiale, restò indipendente fino al 1819 anno in cui fu incamerato dallo Stato Pontificio.
Al suo interno sono racchiusi la biblioteca (contenete gli antichi documenti della famiglia), arredata con mobili d’epoca e quadri raffiguranti i protagonisti maschili e femminili della storia del paese, oltre a alla cappella di famiglia. Nell’ampio salone d’ingresso, comunicante con il giardino retrostante, cui si accede dalla scalinata a doppi bracci opposti in pietra arenaria, si svolgono tutt’oggi alcune manifestazioni. Le scuderie si trovano sotto il salone principale, al pianterreno, con accesso dal marciapiede della piazza. In questo ambiente, oltre alle antiche stalle, si possono ammirare le cucine dai grandissimi forni a legna, i lavabi in pietra e perfino l’acqua corrente, ottenuta con un sistema di scavi e convogliamenti di una falda acquifera sotterranea ancora perfettamente attiva, che sbocca in un pozzo posto in fondo alle cucine stesse. Il troppopieno del pozzo va tuttora ad alimentare la fontana pubblica posta alla destra del palazzo, sul marciapiede della piazza, la vasca di questa fontana è costituita da un antico sepolcro ricavato da un monolito calcareo, venuto alla luce secoli addietro e tuttora non datato, che conteneva al suo interno il corpo di un misterioso e gigantesco guerriero con elmo e spada. Il coperchio, ricco d’antichi caratteri intagliati, è andato purtroppo perduto nel corso dei secoli.
Carpegna ebbe un suo momento di celebrità nel 1970 per il misterioso fenomeno delle campane della chiesa di San Nicolò (XVII secolo) che inspiegabilmente suonavano pur rimanendo immobili. Lo strano fenomeno, che attirò curiosi e studiosi, cessò nel 1971 e non si ripeté più. Il suono delle campane è rimasto piuttosto oscuro nel suo svolgersi poiché ogni testimone riferiva il fenomeno in maniera differente, impedendo di chiarire lo svolgimento dei fatti. La Chiesa ha rifiutato fin dall’inizio il riconoscimento di “miracolo” nel fenomeno, visto che non ha prodotto guarigioni inspiegabili o episodi simili. La scienza, d’altra parte, non ha fornito alcuna spiegazione plausibile, né che si trattasse di uno scherzo, né che fosse un fenomeno acustico altrimenti spiegabile (la polarizzazione del suono è una scoperta recentissima).
Ma Carpegna ha saputo adeguarsi al mutare dei tempi dandosi una organizzazione turistica grazie ad una notevole disponibilità di alberghi e pensioni. La montagna offre possibilità escursionistiche praticamente illimitate , sia direttamente dal paese, sia raggiungendo il vicino valico della Cantoniera da cui si può accedere al Monte Carpegna dove in inverno è possibile praticare lo sci e lo snowboard nelle piste da sci rinnovate. Meta obbligata è la visita al Sasso Simone e Simoncello per riscoprire le antiche tracce dell’Abbazia benedettina e la città fortezza costruita dai Medici nel 1560, conosciuta anche come l’Utopia di Cosimo.
Le attività sportive che si possono svolgere sono molteplici, da una sana camminata nel verde alle escursioni più impegnative sui sentieri del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, dalle escursioni a cavallo a quelle in mountain bike.