Dall’aspetto austero, Cagli è una cittadina ricca di storia, monumenti e cultura incastonata alle pendici del verdeggiante Appennino. Menzionata con frequenza negli itinerari di epoca romana, nel VI sec. costituiva uno dei capisaldi della Pentapoli bizantina, nel XII sec. fu costituito libero comune assoggettando a se un numero elevato di castelli. Parzialmente data alle fiamme dai Ghibellini nel 1287, la nuova Cagli fu ricostruita, in parte traslata, sulla città preesistente su disegno ad assi ortogonali di Arnolfo di Cambio. Si fa menzione di alcune analogie fra la città di Cagli e la celebre “città ideale” del Laurana, è certo che i Montefeltro manifestassero particolare attenzione nei confronti di questo feudo. Nel 1631 Cagli, così come l’intero ducato di Urbino, fu devoluto allo Stato Pontificio, saccheggiata di molti dei suoi tesori in epoca napoleonica. La distruzione, ad opera dei nazisti, della stazione ferroviaria contribuì al progressivo isolamento della città di Cagli e la sua perdita di importanza in qualità di arteria di collegamento, rimanendo tuttavia una delle perle che compongono questo meraviglioso territorio chiamato Montefeltro.
Cagli, così come molti altri borghi nel territorio, vanta un torrione a firma di uno dei più grandi architetti militari della storia ovvero Francesco di Giorgio Martini, fatto costruire dal Duca Federico nel 1481.
Qui risiede dal 1989 il Centro di Scultura Contemporanea con opere realizzate da artisti di fama internazionale come Alamagno, Coletta, Gastini, Icaro, Kounellis, Lorenzetti ed altri.
Per gli appassionati e non di lirica, opera e musica è impedibile una serata trascorsa al Teatro Comunale in piazza Niccolò IV nel quale si conservano ancora autentiche mavvhine teatrali ottocentesche nonché fondali e quinte originali di Girolamo Magnani, sceneggiatore di punta di Giuseppe Verdi. Attualmente il teatro comunale di Cagli è uno dei fulcri per quanto riguarda l’attività spettacolare regionale con un calendario eventi ed una stagione teatrale molto ricchi durante tutto l’anno.
L’architettura per così dire “civile” di Cagli, storicamente parlando, vanta due palazzi la cui visita è fortemente consigliata ovvero il Palazzo Pubblico che domina sulla Piazza Maggiore all’interno del quale troviamo esposti numerosi reperti feudali e comunali, nonché elementi ceramici e lapidei medievali e Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli all’interno del quale risiedono il Polo Culturale di Eccellenza al piano terreno e sale mostra al piano nobile.
Qualunque sia la vostra idea di viaggio e di vacanza, la scoperta delle chiese e degli immensi tesori in esse nascosti, rimane una delle attività più affascinanti. Visitate dunque la Chiesa di San Francesco (1234), la chiesa di Santa Maria della Misericordia (1301), La chiesa di Sant’Angelo Minore (1560), la Chiesa di San Domenico (1289), la chiesa di San Domenico e la Basilica Cattedrale (1646) vi troverete dipinti, sculture, bassorilievi, stucchi che vi lasceranno a bocca aperta.
Testimonianza di epoca romana è il ponte Mallio, che stupisce per la sua efficacia da un punto di vista tecnico ed ingegneristico e per la sua imponenza.
Cagli sorge alle pendici del Monte Petrano (1108 m) e non distante da altre cime quali il Nerone (1525)ed il Catria (1701), le quali si prestano sia al visitatore alla ricerca di panorami mozzafiato che a quello sportivo mai pago di avventure. Nei mesi invernali potrete praticare perfino lo sci, le due cime di Catria e Nerone sono infatti attrezzate con impianti di risalita e piste per tutti i livelli di preparazione.
Le escursioni possono essere praticate sia in maniera autonoma che accompagnati da guide locali, il territorio infatti è disseminato di sentieri segnalati del CAI, seguendo i quali potrete ammirare paesaggi anche molto diversi fra loro. L’altopiano del Petrano, con il suo “cappello piatto”, è noto come una delle migliori località di volo del Centro-Italia battuto da venti tesi che ne fanno un perfetto campo per il lancio di aquiloni acrobatici e da traino in genere. E’ possibile inoltre fare trekking ed escursioni micologiche accompagnati da guide esperte che vi faranno conoscere le varietà di funghi che popolano i nostri boschi. Per gli appassionati di equitazione vengono organizzate gite a cavallo, ma per quanti volessero cimentarsi per la prima volta con questo sport si tengono corsi nei maneggi della zona; Ferro di Cavallo è il nome dell’itinerario maggiormente percorso fra alberi di faggio e lecci.
Uno dei modi migliori per entrare a contatto con i centri rurali e con i tanti scenari naturalistici di questo magico territorio è senz’altro la mountain bike, fra una pedalata e l’altra potrete scoprire castelli, abbazie, fiumi, cascate e torrenti.