Scopri Badia Tedalda - Montefeltro Living

BADIA TEDALDA

DESCRIZIONE

Badia Tedalda è uno scrigno prezioso immerso nel verde dell’Appennino Tosco-Romagnolo incastonato nello spartiacque tra il Mar Tirreno e il Mar Adriatico. Centro dalle profonde radici storiche, la Badia fu fondata su un “mansio itineraria” che ospitava i pellegrini e i viandanti di passaggio lungo la Via Ariminensis. Nelle tante strutture adibite al turismo con ristoranti e agriturismi sparsi in tutto il territorio, si possono gustare piatti tipici della tradizione Toscana e Romagnola. La presenza del tartufo bianco e nero, la cacciagione e la tipica carne “Chianina” invogliano il turista a far visita a questi luoghi. Luoghi dediti all’allevamento del bestiame, alla raccolta di funghi (porcini e prugnoli), di frutti e bacche per creare tipici liquori (gineprino, prugnolino, nocino..). Badia Tedalda è un angolo nascosto di quell’Italia verde e silenziosa ricca di tesori  naturali, artistici  e culturali, da qui la vacanza diventa ricerca, ascolto, riflessione, desiderio di scoperta e conoscenza di una terra di qualità.

MONUMENTI - OPERE D'ARTE - BORGHI E FRAZIONI

Fondata attorno al VII secolo d.C. dai Tedaldi che nel 1489, cessato il potere dei signori di Montedoglio, venne sottoposta al dominio di Firenze (da cui nasce la storia del castello di Cicognaia rimasto nel dominio della casata dei Medici pur essendo nel territorio Marchigiano). Nella prima metà del ‘500 la Badia viene data in commenda al monaco certosino Leonardo Buonafede che ricostruì la gloriosa Abbazia abbellendola con delle terrecotte invetriate create da “Santi Buglioni”, discepolo dei Della Robbia.

Queste opere hanno un enorme valore artistico e si posso ancora visitare sia nell’Abbazia di San Michele Arcangelo sia nelle varie chiese sparse sul territorio (S. Tommaso a Montebotolino, Ss. Pietro e Paolo a Fresciano). Di enorme valore storico inoltre il nostro territorio ci offre “Il Parco storico della Linea Gotica” che è situato all’interno della Riserva Naturale dell’Alpe della Luna in cui sono stati ritrovate fortificazioni e resti della Seconda Guerra Mondiale visitabili tramite un’estesa rete di sentieri predisposti.

 

NATURA e PAESAGGIO

All’interno della Riserva dell’Alpe della Luna, avendo  la possibilità di un ampia scelta di itinerari per trekking e di percorsi per moutain-bike e trekking a cavallo, la cosa che colpisce è la splendida flora. In primavera-estate delizia con i suoi colori accesi (fioriture di orchidee, gigli, garofani selvatici) e la fauna ricca e selvaggia (cinghiali, caprioli, daini) dominata dalla presenza del lupo e dell’aquila reale. Tutto è incorniciato da pendii impervi e vallate sterminate con corsi di acqua limpida che creano laghetti e scenari da fiaba. Da ricordare  la presenza della Grotta della Tabussa scavata nei secoli dalle acque sorgive in cui è stata registrata la presenza del Geotritone, animale rarissimo, e della Ripa della Luna, strapiombo roccioso naturale che offre un panorama a perdita d’occhio e a 360° sulle due vallate.  Nella frazione di Pratieghi si trova un area protetta AMPIL dove sono stati rinvenuti numerosi nuclei del rarissimo Taxus Baccata: albero aghiforme, sopravvissuto alla glaciazione. Sul Monte Zucca, a mt. 1.003 s.l.m., si trovano le sorgenti del Fiume Marecchia e nel sentiero per arrivarci si incontra la Fonte di Dante, così denominata per il passaggio del sommo poeta Alighieri.