Auditore sorge su uno sperone di roccia dal quale domina la valle del Foglia. Fu sotto il dominio dei Malatesta fino al 1463, poi successero i Montefeltro per unirsi al Ducato di Urbino fino alla devoluzione alla Santa Sede nel 1631.
Il suo nome deriva da “auditorium” perché l’antico centro abitato era luogo dove venivano affrontate discussioni cause e controversie.
Auditore un tempo era famosa per la lavorazione del bronzo e per la produzione di campane e cannoni.
A valle si sviluppa la frazione di Casinina, località sorta durante la ritirata delle truppe tedesche in seguito allo sfondamento ‘linea gotica’ nel 1944, questo luogo fu teatro di violenze, soprusi e sanguinosi combattimenti con molte vittime anche civili, i cui documenti sono esposti oggi in un piccolo Museo.
Caratteristici sono i borghi di San Giovanni e Castelnuovo che ancor oggi mantengono intatte le strutture difensive comprensive delle mura, dei ruderi dei castelli, oltre a torrioni e bastioni.
In località San Leo Nuovo, zona industriale di Casinina, sorge il Santuario denominato “Oasi della Pace di Santa Rita” luogo di fede e di preghiera nel quale i devoti attestato i tanti benefici nel corpo e nello spirito. Il 22 di ogni mese alle 20.30 e ogni domenica alle 15.30 preghiera in onore di Santa Rita per tutti gli ammalati.
Di spicco le antiche mura con i due torrioni e la torre civica del XV°sec. che sovrasta il borgo medievale.
Fuori le mura l’antica Chiesa Parrocchiale che conserva al suo interno la famosa tela “La Pentecoste” dipinta da Marino Medici.
Il territorio collinare è tipico esempio dell’entroterra marchigiano-romagnolo. Da qui in meno di mezz’ora si mette piede sulla spiaggia sia del pesarese sia delle più conosciute località romagnole. La strada che porta al Borgo di Castel Nuovo è chiusa al traffico e aperta ai soli mezzi agricoli. Condizione super favorevole per gli appassionati di fuoristrada (motociclisti di Enduro e ciclisti di Mountain Bike ), amanti del trekking immerso nella natura e della storia.