Incastonata fra le pendici rocciose della Gola del Furlo, circondata dai monti Catria, Paganuccio e Petrano si trova la cittadina di Acqualagna, comune di 4.460 abitanti a 204 metri s.l.m. nota ai più per la coltivazione, ricerca e commercializzazione del prezioso tubero, il tartufo. Il territorio sviluppato in parte sulle basse colline a ridosso del fiume Candigliano ed in parte sui rilievi montani più elevati si compone complessivamente di alcune frazioni quali Pole, Bellaria, Petriccio e Fossato e località minori quali Naro, Farneta, Petriccio, Pietralata, Furlo….solo per citarne alcune.Un territorio così ricco ed articolato non finisce mai di stupire ed offrire al visitatore paesaggi e luoghi sempre nuovi in una continua scoperta di realtà ed identità “minori” che meritano di essere vissute.
Di origini romane, Acqualagna prende il suo nome probabilmente dal latino ”aqua lanea“ ovvero ”acqua della battaglia”, in ricordo di un epocale scontro fra goti e bizantini nei pressi dell’abitato.
In epoca Medioevale fu dominata dai Montefeltro per poi essere devoluta al ducato papale e rimenere proprietà dello Stato Pontificio fino al 1860, anno di annessione al Piemonte.
Alla luce di un così vibrante substrato storico, una volta giunti ad Acqualagna, potrete fare un salto nella storia visitando l’area archeologica con i resti e le ricostruzioni dell’antica città romana oppure rinfrancare corpo e spirito dedicandovi ad una serie di passeggiate, percorsi ed escursioni alla scoperta dei numerosi edifici religiosi che si ergono nell’incontaminato spazio rurale del comprensorio, testimonianza della fede sempre viva di queste popolazioni nei secoli. Di particolare interesse, sia per la bellezza del contesto paesaggistico in cui si trovarono che per la qualità architettonica, sono la piccola chiesa di Santa Maria del Ronco a picco sulla valle del Candigliano con bellissime vedute sulla valle, la chiesetta ed i ruderi del Castello di Pietralata, databili ai primi anni del XI sec., la parrocchiale di Farneta dedicata a S. Paterniano e la bellissima Abbazia di San Vincenzo, di fattura romanica, risalente all’VIII sec. collocata in prossimità del fiume Candigliano, circondata da parchi attrezzati dove trascorrere indimenticabili giornate.
Se siete amanti della natura Acqualagna sarà per voi il paradiso in terra, collocandosi infatti in un contesto paesaggistico unico, tale da essere istituita Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo nel febbraio 2001. Il Furlo si presta ad essere percorso a piedi, in bici, a cavallo alla scoperta dei suggestivi scorci, degli strapiombi, delle rare specie floristiche, avvistando, se siete fortunati, l’aquila reale che nidifica in questi massicci rocciosi. Il Candigliano, con il suo scorrere lento e regolare, ha letteralmente spaccato in due quello che prima era un unico massiccio creando una gola fatta da pareti calcaree imponenti.
Non solo l’aquila, ma anche il falco pellegrino, il gufo reale, il picchio muraiolo, la rondine montana, il gracchio corallino, sono moltissimi i volatili che potrete avvistare e conoscere pur non essendo necessariamente esperti di birdwatching.
Ed ancora lupi, caprioli, daini, cinghiali nei quali è facile imbattersi anche solo percorrendo le normali strade di campagna che danno accesso alle varie parti di questo ricco territorio.
Sono moltissimi i percorsi trekking e quelli dedicati alla mountain bike, impedibili i sentieri da percorre a cavallo grazie a guide locali specializzate.