Il territorio del Montefeltro è un’area particolarmente vocata e produttiva per il tartufo. Queste specie di funghi nascono un pò ovunque nel territorio, intorno a piante isolate, ai margini di coltivi, nei boschi misti di caducifoglie. Il tartufo in queste aree si trova tutto l’anno, con la mutazione del periodo cambia anche la zona di raccolta e di conseguenza la specie del tartufo stesso.
Il Tartufo Bianco
Il più pregiato e molto costoso, si trova in autunno da settembre a dicembre. Dalla scorza liscia, con variazioni cromatiche che vanno dal giallo chiaro al grigio. Le condizioni ideali per il suo sviluppo sono vicino piante di cerro, carpino nero, roverella, su terreni generalmente calcarei, areati ed umidi. Il tipico profumo penetrante e persistente che si sviluppa solo a maturazione, offre alla cucina locale un valore aggiunto, dando ai viaggiatori attenti grandi emozioni, non soltanto visive.
Il Tartufo Nero Pregiato
Dal colore nero intenso e dalla forma più rotondeggiante, con scorza rugosa. Si trova in inverno da novembre a marzo. Emana un profumo delicato e gradevole che lo rende particolarmente apprezzato. Il sapore è delizioso, tanto che gli è valso l’appellativo di ‘tartufo nero dolce’. Si consuma preferibilmente dopo una breve cottura, ma è buono anche crudo. Viene generalmente utilizzato in piatti elaborati, nei timballi, per farcire la cacciagione e per la preparazione di conserve, salse, tartine, molto adatto alle frittate.
Lo Scorzone
Meno pregiato, ma sempre dotato di un buon profumo molto delicato, si può trovare dalla tarda primavera fino a novembre.
Bianchetto
Detto anche Marzuolo, si trova in primavera. Molto meno pregiato del bianco (il tartufo per eccellenza) e per questo anche meno costoso. Nonostante ciò il “bianchetto” gode dei suoi estimatori e viene raccolto e consumato in grandi quantità. Il suo aroma è abbastanza forte, un pò piccante e agliaceo, consigliabile in quantità moderate. Può essere cucinato nello stesso modo del tartufo bianco pregiato.
IL TARTUFO IN TAVOLA
La cucina a base di tartufo ha radici antiche, era consumato in vari modi dai Sumeri, dai Greci e dai Romani. Il rinascimento sicuramente è l’epoca del suo trionfo dove veniva lavorato e apprezzato in tutte le Corti come prodotto di pregio.